Sulla fotografia quotidiana

Riprendere un certo tipo di fotografia non è facile o automatico.
Vorrei scattare perché ho qualcosa da dire e non perché mi sento obbligata, questo era uno dei problemi che avevo quando fotografavo tutti i giorni e mi sentivo in obbligo verso Instagram. È stato un ottimo esercizio di stile, ma un peso per la mia mente e nel lungo periodo mi ha portata a voler utilizzare le immagini solo come mezzo per far vedere un prodotto e non per raccontare una storia.

Come in molte cose della vita è questione di equilibrio prima di tutto, ma anche di consapevolezza. Non trovo nulla di sbagliato nell’esercitarmi ogni giorno a fotografare finché lo faccio consapevolmente e come obiettivo ho il miglioramento delle mie capacità e non like svogliati.

Quella che mi sembra di dover recuperare, perché persa per strada, è la mia voglia di raccontare i momenti piccoli, quelli di cui a fine giornata mi ricordo e che, banalmente magari, mi fanno apprezzare anche una giornata piuttosto nera.

Un commento che mi ha sempre scaldato il cuore e reso orgogliosa delle fotografie che facevo, era quello rivolto alla calma che le mie immagini sapevano trasmettere anche attraverso uno schermo. È da questi commenti che è nato il termine calmfluencer con cui ancora oggi mi definisco, o meglio: è il termine con cui continuo ad identificarmi anche quando altre etichette (knitter designer, artigiana, slow fashion maker, fotografa, eccetera) le sento meno mie.
Se mi fermo a riflettere, però, inizio a notare come questo tipo di commenti manchi da mesi o forse di più. Sarà sicuramente un insieme di fattori, molti indipendenti da me, ma ciò non toglie che questa mancanza mi faccia riflettere su quello che sto trasmettendo allə altrə. Per quanto io mi senta ancora del tutto una calmfluencer, non posso non ammettere che forse questa descrizione di me stessa stia venendo meno e questo non mi piace.
Se mi va bene condividere meno contenuti sul mondo della maglia, non mi va bene non riuscire più a condividere i momenti di calma che fanno stare bene prima di tutto me stessa, ma anche lə altrə.

Forse sarà solo questione di riesercitarmi un po’, ma vorrei davvero tornare a quella calma spontanea.

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